
Agrifoglio-Ilex aquifolium
Legno chiaro, media durezza, grana molto fine
Legno molto diffuso ma difficile da ottenere in quanto sono poche le piante abbattute e tende a produrre grandi crepe durante l’asciugatura.
Detto anche Aquifoglio, Alloro spinoso, Pungitopo maggiore
A Piano Pomo, sul versante nord orientale del Massiccio del Carbonara (nelle Madonie in Sicilia) una cinquantina di annose piante di agrifoglio formano un boschetto puro. Secondo i botanici il bosco di agrifogli doveva essere diffuso in Europa nel Terziario, prima delle glaciazioni pleistoceniche. A 1400 metri di altitudine in una valle dal suolo siliceo e profondo questi esemplari hanno trovato il loro optimum climatico raggiungendo dimensioni ragguardevoli. La pianta più vecchia ha circa 900 anni.
Uso medico
Contiene saponine, la xantina teobromina e un pigmento giallo, l’ilexantina.
Oggigiorno l’agrifoglio viene usato raramente in fitoterapia per via della sua tossicità, ma presenta proprietà diuretiche, febbrifughe e lassative .
Ha inoltre un effetto simile a quello della serotonina.
- Il decotto delle giovani radici raccolte in autunno è diuretico
- Il decotto e il vino medicato della corteccia raccolta in qualunque periodo dell’anno vantano proprietà febbrifughe
- L’infuso delle foglie raccolte prima della fioritura e fatte essiccare all’ombra ha proprietà calmanti, febbrifughe e curative dell’itterizia, contiene tra le altre sostanze la ilicina
- I frutti raccolti a maturazione da ottobre a dicembre e fatti essiccare al calore hanno azione purgativa
Tossicità
Il contenuto di ilicina contribuisce a rendere l’agrifoglio tossico per gli esseri umani poiché irrita lo stomaco e l’intestino, e altri componenti lo rendono dannoso per il sistema nervoso e per il cuore. L’ingestione di appena venti bacche può essere mortale per un adulto.
Fonte: wikipedia