Ginepro -Juniperus oxicedrus L. ssp.

3,49

Legno pregiato per la tornitura

Nome comune :Ginepro coccolone.

Nome Sardo:Zinnibiri eru (Villacidro – Campidano), Zinniperi eru (Fluminimaggiore), Zinnuberu eru (Campidano),  Zinnibere (Busachi), Zinniberi (Laconi), Zinniberu (Fonni), Nibaru (Sard. sett.), Niburu (Sard. sett.), Giniparu (Logudoro), Nibanu (Logudoro), Libanu (Logudoro), Nibarru (Gallura), Ghiniperu (Barbagie – Baronie – Logudoro), Ghiniporo (Orani), Kinniberu (Mandrolisai – Baronie), Thiniperu (Dorgali), Thinniberu (Baunei), Thinniperu (Ogliastra), Thurubenneru (Villagrande Strisaili), Sinnèburu (loc. div.), Niperu (loc. div.), Ghiniparu (loc. div.).

 

Specie endemica caratteristica delle coste della Sardegna.
E’ una specie dioica, molto simile al “Ginepro Rosso”,  molto longeva e a lento accrescimento diffusissima in Sardegna e trova il suo ambiente ottimale nelle zone costiere, prevalentemente nelle zone dunali.
Ha una fortissima resistenza all’irraggiamento solare, ai venti, alla salsedine e alla siccità, infatti ha colonizzato le zone costiere della Sardegna svolgendo ottime funzioni di consolidamento delle dune.
E’ un albero  che forma delle macchie – ginepreti – che, dal punto di vista paesaggistico-naturalistico, caratterizza le coste della Sardegna, tanto apprezzate  in tutto il mondo.
La propagazione spontanea avviene ad opera degli uccelli che si nutrono dei falsi frutti detti coccole, da qui il nome “Ginepro Coccolone”.
In varie parti della Sardegna, tra queste le coste di Arbus, nelle località  Piscinas, Scivu e Sabbie d’Oro, vegetano esemplari maestosi di ginepro coccolone considerati dei veri e propri monumenti vegetali, naturali e paesaggistici.

 

In arboricoltura da legno, vengono coltivate per la produzione di legname

Il legno di ginepro, di colore rosso e dal tipico odore resinoso, viene impiegato per lavori di intaglio e per suffumigi contro i dolori reumatici; il ginepro della Virginia fornisce il legno per matite di ottima qualità.

I coni (detti “bacche di ginepro”) si usano anzitutto nelle arti culinarie come spezie per piatti di selvaggina e per i crauti, nonché per la fabbricazione di superalcolici quali gin, grappa di ginepro, la gineprata e il Kranewitter (prodotto tradizionale altoatesino).

La medicina popolare attribuisce altissimo valore curativo all’olio ottenuto dalla distillazione dei coni e e ne ipotizza grandi doti come rimedio per:

  • disturbi digestivi
  • malattie respiratorie
  • malattie delle vie urinarie
  • malattie reumatiche

Fonte: wikipedia, montelinas.it